Madruk Trail 2020

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Madruk Trail 2020

1 DICEMBRE 2019… SI RICOMINCIA! APRONO LE ISCRIZIONI AL MADRUK TRAIL!!!

Il team Madruk si prepara al Natale con dei doni speciali per chi si iscrive al Madruk Trail dall’1 al 23 /12!

L’estrazione dei premi avverrà entro la viglia, così 10 uomini e 10 donne fortunate avranno un regalo in più sotto l’albero.

Il Madruk TRAIL

La 5ª edizione del Madruk Trail ha visto partire il 12 maggio 2019 dal cuore di Vittorio Veneto 500 trail runners che hanno ripercorso la storia leggendaria del Re Matrucco e della figlia Augusta attraversando alcuni dei luoghi più incantevoli delle Prealpi venete.

La 6ª edizione 2020 vede il percorso del Madruk Trail ancora certificato dall’ITRA (2 PUNTI) consentendogli di diventare gara di qualificazione per i più importanti trail internazionali, quali l’Ultra Trail del Monte Bianco (UTMB), The North Face Lavaredo Ultra Trail o il Trail Verbier Saint Bernard – X-Alpine.

A differenza delle edizioni precedenti saranno presenti più punti di rilevamento intermedio per conoscere la posizione esatta dell’atleta durante la gara, scoraggiando così i “professionisti delle scorciatoie” o limitando al massimo gli errori di rilevamento dovuti a scorretta esposizione del pettorale.

Il Madruk Trail sarà percorribile anche in staffetta dagli atleti: la gara lunga sarà divisa in due blocchi da 15 e 10 km rispettivamente.

Confermata la festa-pasta party finale, mentre i passaggi tecnici, le vedute, i panorami, la natura, la sicurezza… non cambiano!

Già nelle scorse edizioni il Madruk Trail è risultato essere un evento di corsa in montagna – trail running – molto apprezzato non solo per il percorso ed i premi, ma anche per la concomitanza di partenza ed arrivo nello stesso luogo, per la presenza di un capiente parcheggio e di vicine strutture ricettive (hotel a pochi metri dal “via”), per la posizione a pochi chilometri dalla A27 e per l’inserimento nel Circuito Trail delle Prealpi Venete.

Un bellissimo articolo uscito sul Corriere del Veneto il 16 maggio 2017 a firma di Mauro Pigozzo riassume in modo esemplare l’essenza del Madruk Trail:

Le discese ardite e le risalite. L’emozione del sole che spunta tra gli alberi, quella sensazione che i giapponesi traducono con la parola “komorebi” e che le altre lingue non sanno sintetizzare. E poi la fatica di scalare pareti quasi verticali, scivolose di fango e stupende di fresca natura e la gioia di una giornata indimenticabile. Domenica scorsa si è corso a Vittorio Veneto, nel Trevigiano, il Madruk Trail. Una gara di 24 chilometri con circa 1600 metri di dislivello organizzata alla perfezione, con passione ed entusiasmo, ed inserita nel pregevole circuito dei trail delle Prealpi Venete, tutte gare spettacolari ed entusiasmanti.

Una gara, questa, emblema di tante altre che si corrono sulle Prealpi ma anche di un fenomeno, quello del trail running, sempre più diffuso. Le sfide si sommano a ritmi vertiginosi: colline, montagne fino ai mille metri, ma anche su, verso le cime da duemila e oltre. Basta ci siano sassi, fatica, sentieri e desiderio di arrivare al cielo. Se fino a qualche anno fa la corsa in montagna era utopia per folli, adesso ogni domenica manipoli da due, trecento persone; ma in alcuni casi, nelle gare più note, si arriva a superare i mille iscritti, che normalmente è la soglia oltre la quale i single track non riescono più ad ospitare nessuno.

Il Madruk trail ha una storia stupenda da raccontare, e non solo perché decolla verso cielo da uno stupendo parco di Vittorio Veneto – l’area Fenderl – ma anche perché ripercorre chilometro dopo chilometro la storia leggendaria del Re Matrucco e della figlia Augusta. Lui, visigoto tedesco che sottomise e torturò la popolazione locale; lei, sua figlia convertita al cattolicesimo e avversa al padre. Alla fine Augusta venne uccisa nel tormento e divenne santa. I runner l’altra mattina sono passati dentro le viscere di questo racconto, attraverso i resti del castello e delle pievi, ma anche sulla croce che sovrasta la città. Una corsa che i primi hanno concluso in poco più di due ore – queste le classifiche, per gli appassionati: http://my6.raceresult.com/67501/results?lang=it#1_4002D9 – e che la massa delle persone ha guadagnato in tre ore e mezza, quattro ore o anche di più.

Perché un trail non è esperienza semplice, è una meta alla quale si arriva dopo lunghi allenamenti in piano e in salita. In molti lo vivono come esperienza escursionistica, poco più di una camminata a passo veloce, ma è impossibile arrivare a certe distanze senza spremere tutto ciò che si ha dentro.

Pietro Trabucchi, psicologo dello sport che vive in Val d’Aosta, professore presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona, autore di testi sulla resilienza e allenatore delle squadre italiane di ultramaratona, ha speso una vita a spiegare la resilienza e a educare le menti a sopportare il dolore e la fatica. Certo, in quei casi si parla di corse che durano per giorni interi, anche trecento chilometri nei casi più estremi.

Ma ecco tre suoi consigli per i principianti dello skyrunning:

1- Regolare le aspettative rispetto alla fatica che si sentirà e al cronometro. Molti studi dimostrano che aspettative irrealistiche sullo sforzo (“Sono solo 20 km, sarà una passeggiata!”) rendono la percezione della fatica molto più intensa. Ugualmente è controproducente fissarsi rigidamente dei tempi di passaggio (“sarò al 10° km in tot. minuti”) perchè in caso di disattesa delle aspettative l’effetto di demotivazione è molto forte.
2- Quando si è degli amatori è molto più sano e produttivo competere innanzitutto con sé stessi, più che con gli altri runner. Cioè non è così importante quanto io ci metto rispetto a Tizio o Caio: l’importante è che io abbia dato il massimo rispetto alle mie possibilità.
3- Essere realisti nel porsi degli obiettivi di distanza, in modo da procedere gradualmente. Altrimenti purtroppo la spada di Damocle dei runner della domenica sono gli infortuni in agguato che costringono a ridimensionare o fermare l’attività.

Al Madruk c’erano fatica e dolore, ma anche gioia e soddisfazione. C’era quella discesa dopo la croce che sembrava di incunearsi in uno strapiombo, c’erano salite che volavano verso il cielo, c’erano fango e sole, c’erano terra e cielo, c’erano rocce e cinguettii. Ma c’erano anche i compagni di corsa, che ad un certo punto ti trovi con persone esattamente come te, con la stessa fatica addosso e lo stesso desiderio di arrivare alla linea del traguardo. Che prima o poi arriva, assieme alla birra e ai panini e a quelle piccole cose che dopo una lunga corsa diventano metafora del paradiso.

Il Madruk TRAIL15

Il Madruk Trail15 è una competizione di corsa in montagna (trail running) che si affianca alla gara maggiore per dare la possibilità di gareggiare anche a chi non se la sente di affrontare i circa 25 chilometri del Madruk Trail. La gara si svolgerà il 10 maggio 2020 con partenza dal cuore di Vittorio Veneto snodandosi poi nel percorso attraverso alcuni dei luoghi più incantevoli delle Prealpi venete, nella Marca Trevigiana.

Come per il Madruk Trail anche il TRAIL15 gode della concomitanza di partenza ed arrivo nello stesso luogo, della presenza di un capiente parcheggio e di vicine strutture ricettive (hotel a pochi metri dal “via”) e della posizione a pochi chilometri dalla A27.

Il percorso del Madruk Trail15 è certificato dall’ITRA (1 punto)

MADRUK TRAIL STAFFETTA


NOVITÀ 2020 STAFFETTA PER LA 25KM!

Per l’edizione 2020 sarà possibile partecipare alla 26Km iscrivendosi alla staffetta 15+10

Informazioni

  • 10 May 2020
  • Vittorio Veneto (TV)
  • 09:00
  • Tipo Trail
  • Limite
    iscrizione
    10 May 2020

Lista Iscritti

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